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martedì 29 marzo 2016

Essere ftm

Auto-analisi
Durata minima: 1 anno
Personale medico: psicologo (non obbligatorio)
Costo psicologo: da 35€ a 60€ per 1 ora di seduta
Periodicità: dallo psicologo 1 volta ogni 15 giorni
Descrizione: Sebbene una persona transessuale nasca tale, a causa dei condizionamento sociali e della transfobia interiorizzata indotta società richiede tempo ed impegno auto-accettarsi per quello che si è e maturare la necessaria consapevolezza. Per questo prima di iniziare la transizione occorre essere ben certi di non sbagliarsi, perché le conseguenze sociali e mediche di un tale errore sono devastanti.
ONIG: Il protocollo ONIG prevede che un medico con specializzazione in psicologia rilasci il DIG al terminedella diagnosi di DIG, per ottenere la quale occorrerà un tempo minimo di 6 mesi e massimo quanto decide lo psicologo (anche tutta la vita). Con WPATH invece uno psichiatra in 3 sedute non diagnostica il DIG ma solo che la persona è in condizione di intendere e di volere e rilascia al termine il DIG.
In assenza di DIG unica alternativa è o trovare un endocrinologo che rilascia la terapia senza DIG, oppure rivolgersi al mercato nero e ricorrere ad auto-prescrizione (pericolosa).
2
Ottenimento auto-certificazione DIG (Disturbo Identità di Genere)
Durata: Per la legge poiché lo psichiatra deve attestare che la persona è in condizione di intendere e di volere (come se dovesse ottenere un porto d’armi) e quindi escludere patologie mentali che alterino la capacità di giudizio a Genova al Disem occorrono da 2 a 4 sedute (1 ogni 15 giorni). A Bologna o dove si applica il protocollo O.N.I.G. invece occorrono mesi o anni a seconda della discrezione dello psicologo.
Personale medico: psichiatra o medico specializzato in psicologia
Costo psicologo/psichiatra: da 35€ a seduta a 100€ a seduta
Periodicità: Ogni 15 giorni solitamente
Descrizione: Colloquio con lo psichiatra e test
Fase successiva: Una volta ottenuto il DIG la persona presenta il DIG ad un endocrinologo che ordina le analisi del sangue adeguate e successivamente prescrive la terapia ormonale.
3
Terapia ormonale e periodiche analisi del sangue
Durata: 1-4 anni, fino all’intervento considerato conclusivo. Dopo una terapia ormonale molto più leggera solo per mantenimento.
Reversibilità effetti: Gli effetti di modifica della voce cominciano subito nell’arco del primo mese e sono irreversibili
Personale medico: endocrinologo
Costo terapia ormonale: da ?€ a ?€ al mese a seconda dei medicinali richiesti
Descrizione terapia: Il testosterone non può essere preso in pasticche come gli estrogeni perché danneggia lo stomaco. Viene solitamente assunto tramite iniezioni infra-muscolari o gel ipodermico.
Periodicità: da una iniezione ogni 15 giorni ad una ogni 5-6 mesi (a seconda dell’efficienza del medicinale usato)
Effetti: caldo, generale alzamento della temperatura esterna percepita, caldane, pelle più grassa con maggiore produzione di sebo, capelli più grassi, ispessimento pelle, abbassamento progressivo del tono della voce, possibile perdita di capelli, crescita della barba e generale ispessimento ed aumento della peluria del corpo..
Medicinali: composta solitamente da testosterone. Disponibile anche in gel da 25mg da spalmare sulla pelle.
Fase successiva: perizia psichiatrica e psicologica da presentare in tribunale per la richiesta di intervento RCS e cambio anagrafico. Da cominciare volendo se richiesta subito dopo l’inizio della terapia ormonale.
Documenti rilasciati dall’endocrinologo: l’endocrinologo rilascia un certificato in cui attesta la terapia ormonale praticata e dichiara che la persone è affetta da DIG. Inoltre in tribunale saranno presentati anche i vari piani terapeutici, le varie analisi del sangue, ed ogni cosa che attesti l’effettiva attuazione della terapia ormonale.
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Perizia psichiatrica e psicologica
Durata: se i medici sono onesti 6 mesi al massimo
Personale medico: psicologo + psichiatra
Costo: perizia psicologica da 150 a 350€, perizia psichiatrica da 200€ a 300€, sedute psicologo, una decina a 35-80€ l’una, sedute psichiatra, 3-5 a 40-100€ l’una
Uso: Ottenimento certificati da presentare in tribunale.
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Presentazione pratica in tribunale
Durata: dipende da quanto è veloce l’avvocato
Personale richiesto: avvocato
Costo: avvocato 1000€ se onesto + bolli vari per il tribunale
Descrizione: Una volta presentati i documenti in tribunale si attende circa 1 mese la data dell’udienza
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Udienza
Descrizione: consiste nel presentarsi (meglio come donna) al giudice con il proprio avvocato. A seconda dei tribunali e del fatto di essere o meno sposato o con figli il giudice decide se richiedere il CTU e condizionare la sentenza a questa seconda perizia non di parte.
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C.T.U. (eventuale perizia non di parte)
Personale medico: psichiatra di fiducia del giudice nominato dal tribunale
Durata: una serie di sedute
Costo: 150€ a seduta
Uso: Rilascia alla fine una perizia che da parere positivo o negativo al tribunale. In caso negativo occorre ripresentare da capo la pratica al tribunale.
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Sentenza che autorizza l’intervento finale
Descrizione: La sentenza viene rilasciata dal tribunale ed autorizza l’intervento di rettifica sui caratteri sessuali primari (genitali)
Uso: Presentare al medico chirurgo per potersi operare.
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Mettersi in coda presso struttura pubblica per intervento finale
Descrizione: Scegliere da quale struttura sanitaria e da quale medico chirurgo vogliamo essere operate e mettersi in coda.
Da fare: Attendere di essere chiamate
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Intervento finale
Descrizione: Rimozione di utero ed ovaie. L’intervento di ricostruzione del pene è opzionale ai fini del successivo riconoscimento anagrafico. Da notare che esso non è come quello femminile ma comporta la chiusura del condotto della vagina, con disattivazione della zona più sensibile nella biologia femminile, il clitoride, ed uso della pelle della pancia o del braccio per ricostruire un neo-pene.
Documenti rilasciati: Alla fine sarà rilasciata la cartella clinica che servirà in tribunale per il cambio anagrafico.
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Tribunale per cambio anagrafico
Descrizione: presentarsi in tribunale con la cartella clinica e chiedere il cambio anagrafico.
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Sentenze per cambio anagrafico
Descrizione: il tribunale una volta generata la sentenza la trasmette direttamente al comune di nascita della persona. La sentenza ordina al comune e ad ogni altra istituzione di aggiornare e correggere i dati anagrafici mettendo M di maschio, il nuovo nome e se cambiato anche quello anche il nuovo cognome. Traccia legale della transizione rimane nell’estratto integrale di nascita che contiene anche il sesso biologico di nascita.
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Cambio anagrafico in comune
Descrizione: presentarsi in comune ed ottenere la carta di identità rettificata.
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Nuovo codice fiscale all’agenzia delle entrate
Descrizione: presentarsi all’ufficio dell’agenzia delle entrate con il nuovo documento e richiedere il nuovo codice fiscale.
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Correzione rimanenti documenti
Descrizione: con la sentenza del tribunale e il nuovo codice fiscale ed il nuovo documento di identità è possibile chiedere la rettifica presso la ASL, la patente alla motorizzazione, i certificati sostitutivi dei titoli di studio, gli atti di possesso di case auto o quant’altro, i dati anagrafici del conto corrente, ecc.

lunedì 28 marzo 2016

Female to Male (FTM) Balian Buschbaum

A 22 anni l'atleta tedesca si giocava con Yelena Isinbayeva un posto sul podio, poco più di un anno fa saltava con l'asta 4 metri e 70. Poi la decisione di cambiare sesso, ed ora un presente (felice) da allenatore

Yvonne Buschbaum quand'era una donna (a sinistra) e com'è ora
Yvonne Buschbaum quand'era una donna (a sinistra) e com'è ora
MILANO, 13 novembre 2008 - Quando nel 2002, a 22 anni, si giocava con Yelena Isinbayeva un posto sul podio, la carriera di Yvonne Buschbaum sembrava presagire un futuro ricco di successi. Bronzo agli Europei di Berlino, argento in quelli indoor di Vienna. Un periodo magico per l'astista tedesca, già oro da juniores. Poi infortuni, a ripetizione, e una decisione choc: "Voglio cambiare sesso".
TRATTAMENTO - Così si raccontava la Buschbaum un anno fa, poco dopo aver fatto registrare, con 4 metri e 70, la nona prestazione ogni epoca nella sua disciplina. Diceva Yvonne: "Ho vissuto da sempre in un corpo sbagliato. Sono costretta ad essere donna, ma in realtà mi sento un uomo". Ecco dunque il trattamento ormonale: una cura che non gli ha permesso di partecipare alle Olimpiadi di Pechino, a cui avrebbe dovuto prendere parte.
NUOVO NOME - Yvonne adesso si chiama Balian, come il personaggio interpretato da Orlando Bloom nel film "Le crociate", di Ridley Scott. Non salta più con l'asta, ma è rimasto nell'ambiente, in veste di allenatore. All'ultima Coppa Europa di atletica, a maggio, era nella squadra tedesca. Sul suo sito Buschbaum ammette di essere molto felice. "Questa nuova vita mi piace", spiega.
RISERVATO - Che poi è nuova fino a un certo punto: Balian, famosissimo a Ulm, non ha abbandonato le sue abitudini. Come, ad esempio, le attività di beneficienza per aiutare i bambini orfani. Non si fa quasi mai vedere né intervistare, ma non è un problema. Il vero successo nella vita di Buschbaum non è stato vincere medaglie d'oro o cose del genere; piuttosto, quello di sentirsi bene con se stesso.

The Voice of Italy: ecco il concorrente FtM Dany Petrarulo

daniel-petrarulo
Daniel Petrarulo, in arte Dany Enjoy, fin da piccolo sognava di cantare, mentre correva dietro al pallone e in bicicletta, ma in quegli anni Daniel si chiamava Daniela. ed è così che The Voice of Italy ha portato in prima serata (verso le 22:30) la transessualità. Un passo avanti per questo tipo di format e soprattutto per la tv pubblica, per quanto ci siano stati altri personaggi FtM più o meno famosi ad esser transitati per la Rai.
Daniel ha cantato “Always” di Bon Jovi convincendo quattro giudici su quattro a girarsi. Fiumi di complimenti, battute da “veri uomini” con J-Ax, e tanti complimenti. Temiamo che la redazione ci abbia messo lo zampino, prima ancora che Daniel abbia avuto il coraggio di dichiarare il suo percorso di transizione davanti a tutti i giudici ed il pubblico. Resta che questo pezzo di Tvoi permette alle persone transessuali FtM di avere una visibilità troppo spesso negata o ostacolata. Per cui comunque siano andati i retroscena, apprezzabilissimo questo gesto.
Ecco Piero Pelù che gli dice che ha cantato con le palle era un po’ troppo, ma insomma plauso a The Voice.

Intervento FtM - da donna a uomo


Durata Intervento

1 – 5 Ore

Esposizione al sole dopo

5 Mesi

Totale Medicazioni

20 Sedute

Ritorno al Sociale

30 Giorni

Permanenza in Clinica

15 Giorni

INTERVENTO CHIRURGICO FtM (FEMALE TO MALE)

Per il cambiamento dal femminile al maschile la cichirurgia plastica estetica prevede una serie di interventi volti a dare al corpo un aspetto più mascolino.
Gli interventi di chirurgia plastica estetica per il cambiamento dal femminile al maschile prevedono un percorso psicologico che accompagna il paziente prima dell’operazione e che lo assiste durante la trasformazione. Il paziente deve essere consapevole che sta percorrendo una strada che non gli permetterà di tornare indietro e che potrebbe riservare rischi e complicazioni non preventivabili a priori.

MASTOPLASTICA RIDUTTIVA E ASPORTAZIONE DELLA MAMMELLA

Nelle prime fasi di un cambiamento dal femminile al maschile si comincia in genere con interventi di riduzione mammaria, che procedono alla totale asportazione dell’apparato ghiandolare e del tessuto cutaneo che risulta in eccesso. Questo complesso intervento di chirurgia plastica estetica è ovviamente preceduto da cure ormonali che riducono il volume del seno, ma che non sono sufficienti a conferire un aspetto mascolino al pettorale. L’intervento viene effettuato con un’incisione periareolare, ovvero lungo il perimetro dell’areola, in modo da non lasciare cicatrici evidenti. Il chirurgo procede quindi all’asportazione della ghiandola mammaria, elimina la pelle in eccesso e riduce perimetro dell’areola e grandezza del capezzolo.

ASPORTAZIONE DELL’UTERO (ISTERO-ANNESSECTOMIA)

Con questa operazione di chirurgia plastica estetica si procede all’asportazione totale di utero e ovaie. La vagina si restringe automaticamente e spesso non viene rimossa, sia per la volontà della paziente, sia per evitare rischiose complicazioni. In ogni caso l’asportazione della vagina può avvenire anche in un secondo momento.

FALLOPLASTICA PER IL CAMBIAMENTO DI GENERE

La falloplastica è un intervento che non sempre viene richiesto dai pazienti che si avvicinano al cambiamento dal femminile al maschile. Diverse sono le motivazioni tra le quali spiccano controindicazioni, problematiche e rischi che l’intervento può comportare, non sempre preventivabili a priori. Precisi ed accurati interventi possono soddisfare funzioni estetiche, urinarie e sessuali, creando un organo cilindrico simile al pene con un autotrapianto di tessuti rimodellati e integrato con funzionalità urinaria. Per la funzione sessuale viene innestata una protesi che offre la possibilità di irrigidimento dell’organo per consentire rapporti sessuali con penetrazione.

POST-OPERATORIO

Il post-operatorio di un cambiamento dal femminile al maschile dipende dai tipi di intervento. È chiaro che si tratta di operazioni delicate che vanno a modificare zone ad alta sensibilità per cui dolenzie e gonfiori sono assolutamente normali. Anche la degenza ha una durata variabile a seconda degli interventi effettu

Diventare uomo: un percorso doloroso

Cambiare sesso: una scelta difficile preceduta il più delle volte da un cammino doloroso per chi la compie e per coloro che ha vicino, ma per molti indispensabile.
Vivere il senso di inadeguatezza verso il sesso d'origine, e di appartenenza a quello opposto, è una condizione molto dura psicologicamente, sia per il profondo senso di disagio esistenziale che essa comporta sia per gli scontri con una società spesso non ancora pronta ad affrontare il problema.
Sono una ventina ogni anno le italiane che scelgono di diventare maschi, sottoponendosi ad un intervento di falloplastica. Il dato emerge dal 75.mo Congresso nazionale della Società italiana di urologia, in corso a Perugia.
A scegliere di cambiare sesso sono, in genere donne di 30-40 anni, con alle spalle una storia di sofferenza anche psicologica. Prima di finire sotto il bisturi devono ottenere l'autorizzazione dal Tribunale. Ma non prima di aver seguito lunghe terapie ormonali e psicologiche, necessarie ad attestare un'identità di genere diversa da quella anagrafica. Non sono rari i casi in cui, a volere la trasformazione, sono donne che hanno già avuto dei figli. Il problema dell'identità sessuale coinvolge il sessuologo medico, lo psichiatra e, per l'aspetto chirurgico, l'urologo-andrologo.
Compito dell'urologo, in équipe con il sessuologo, quello di indicare l'eventuale terapia ormonale sostitutiva, in preparazione all'intervento stesso, e di illustrare le varie tecniche di creazione del nuovo pene, diverse a seconda che si tratti di una ricostruzione o di una variazione di sesso.
Solitamente sono necessari tre interventi: nel primo gli organi femminili vengono asportati (isterectomia totale), mentre nel secondo con una mastectomia vengono eliminati i seni; a volte questi due interventi vengono abbinati. Nel corso del terzo intervento vengono ricostruiti i genitali maschili. La durata è di circa 10-12 ore: il pene e i testicoli vengono ricostruiti con parti anatomiche artificiali (neopenoide) che vengono ricoperte con epidermide prelevata da varie parti del corpo, di solito l'avambraccio; il clitoride non viene asportato ma lasciato scoperto o incorporato nel lembo di pelle che ricopre il neopene, per consentire una buona sensibilità orgasmica.
Ovviamente oltre ai rischi generici ve ne sono di specifici, tra cui il rigetto delle protesi utilizzate, inoltre il livello estetico e sensibile, benché spesso buono, non è allo stesso livello di quello della riattribuzione andro-ginoide.

Trattamento ormonale identita di genere

 
INTRODUZIONE

Scopo di queste pagine è di fornire alcune informazioni di carattere generale, ma scientificamente corrette, circa gli effetti dell trattamento ormonale che viene somministrato alle persone affette da disagi dell’identità di genere che vogliano adeguare i caratteri sessuali secondari o più in generale il loro aspetto al genere a cui sentono di appartenere
Questo opuscolo nasce dalla necessità di chiarire e a volte correggere alcune informazioni o, credenze che a volte si diffondono circa gli effetti del trattamento ormonale e di rispondere alle domande che più frequentemente vengono poste da coloro che iniziano ad assumere un trattamento ormonale.
Le informazioni saranno riportate sotto forma di risposte alle domande che più frequentemente vengono poste. Questo opuscolo non vuole e non può sostituire la visita ed il colloquio con lo specialista, che rimane comunque l'unico soggetto in grado di illustrare e consigliare il tipo di trattamento e di valutarne gli effetti sulla salute. Pertanto dopo la lettura di questo opuscolo è invitato/a, in ogni caso, a parlare con lo specialista cui potrà rivolgere tutte le domande necessarie a chiarire gli ulteriori dubbi.



 
 

 


 




Cosa sono gli ORMONI e come agiscono?


Gli ORMONI sono sostanze che, secrete da particolari cellule (che insieme costituiscono la cosiddetta ghiandola endocrina), vengono immesse nella circolazione sanguigna attraverso la quale viaggiano nell’organismo raggiungendo altre cellule, altri tessuti e altri organi, lontani da quelli di origine. Mentre viaggiano attraverso il corpo, gli ormoni vengono riconosciuti e catturati da molecole situate nei vari organi e tessuti. Queste molecole vengono chiamate recettori. Una volta che il recettore ha legato l’ormone, il messaggio che l’ormone trasportava viene consegnato alla cellula bersaglio che dà inizio ad una particolare attività funzionale.
 


Quali sono e come funzionano gli ormoni deputati alla regolazione delle ovaie e dei caratteri sessuali secondari femminili ?

L’ipotalamo, una ghiandola situata nella parte più alta del nostro cervello, produce un ormone chiamato GnRH. Il GnRH stimola l’ipofisi anteriore (altra ghiandola situata nel nostro cervello, sotto l’ipotalamo) a sintetizzare e rilasciare l’ormone luteinico (LH). Il GnRH provoca anche, la sintesi e il rilascio dell’ormone follicolo stimolante (FSH). A loro volta, LH e FSH stimolano le gonadi (ovaie nelle donne, testicoli negli uomini) a sintetizzare e rilasciare gli ormoni, estrogeni, progesterone e testosterone, che determinano la differenziazione dei tessuti in femminile e maschile. Una piccola quantità di testosterone è inoltre prodotta dalla ghiandola surrenale. In proporzione le donne hanno più estrogeni e progesterone degli uomini; gli uomini hanno più testosterone. Gli ormoni LH ed FSH regolano anche la produzione di spermatozoi dal testicolo e di ovociti dall’ovaio.
L’ipofisi produce anche un ormone chiamato prolattina, ormone importante per l’allattamento. In condizioni fisiologiche, i livelli di prolattina nel sangue si mantengono bassi.


Con il termine ESTROGENI vengono generalmente chiamati ormoni quali estradiolo, estrone ed estriolo. Gli estrogeni possono essere naturali o sintetici. Gli estrogeni naturali vengono prevalentemente secreti dall'ovaio, ma possono anche in piccola parte derivare dal surrene o dalla conversione periferica di altri ormoni. Gli estrogen isia naturali che sintetici stimolano i recettori estrogenici svolgendo molte importanti funzioni fisiologiche fra cui la più nota è la normale differenziazione e il normale funzionamento degli organi sessuali primari e secondari femminili. Inoltre gli estrogeni svolgono molte altre importanti funzioni nel nostro organismo fra cui la regolazione del metabolismo dell'osso, dei muscoli, la prevenzione delle malattie cardiovascolari e regolano anche molte funzioni cerebrali fra cui l'attenzione e la memoria.
I PROGESTINICI/gestageni sono analoghi sintetici del progesterone. Il progesterone e i progestinici stimolano i recettori progesteronici che in associazione con l'attività estrogenica determinano la normale differenziazione e il normale funzionamento dell'organismo femminile.
I vari tipi di TESTOSTERONE sono chiamati androgeni. Includono il testosterone, il diidrotestosterone, il deidroepiandrosterone ed altri androgeni meno comuni che vengono prodotti dalle gonadi, in particolare dal testicolo nell’uomo e solo in piccola parte dall’ovaio nella donna e dalla ghiandola surrenale sia nell’uomo che nella donna. Nell’uomo gli androgeni stimolano i recettori androgenici determinando la differenziazione e il funzionamento dell’organismo maschile. Anche gli androgeni possono essere naturali o sintetici.
La terapia ormonale esogena (somministrata dall’esterno) riduce indirettamente la produzione di ormone ad opera delle gonadi (ovaie e testicoli), in quanto la presenza di ormoni nell’organismo viene riconosciuta dall’ ipofisi che conseguentemente riduce i segnali che stimolano le gonadi a produrre nuovi ormoni.





Quali sono gli obiettivi del trattamento ormonale?

Riduzione delle caratteristiche somatiche del sesso femminile
Induzione delle caratteristiche somatiche del sesso maschile

 





Quali sono gli effetti della somministrazione di androgeni nell’ organismo femminile?

Fra gli effetti della somministrazione di androgeni nella donna ricordiamo:
APPARATO GENITALE (utero, ovaie, clitoride)
Dopo circa 2-3 mesi dall'inizio della somministrazione di androgeni le mestruazioni scompaiono. Solo in una piccola percentuale di soggetti possono persistere perdite ematiche che in genere sono irregolari e di scarsa entità. Durante il trattamento con androgeni si osserva generalmente una lieve riduzione del volume uterino con atrofia dell'endometrio. Le ovaie appaiono invece spesso aumentate di volume e piene di cisti. In alcuni soggetti si assiste ad un aumento delle dimensioni del clitoride che occasionalmente può raggiungere dimensioni sufficienti a permettere un rapporto vaginale con una partner femminile. Questo evento che viene riportato in letteratura, rimane però piuttosto raro.
MAMMELLE
Sebbene il volume delle mammelle possa diminuire, tale riduzione non risulta mai apprezzabile e soddisfacente.

TESSUTO ADIPOSO (grasso) E MASSA MUSCOLARE
E' molto frequente che in seguito a somministrazione di androgeni si osservi un aumento del peso corporeo. Tale aumento è dovuto prevalentemente ad un aumento della massa muscolare (soprattutto se è associato ad esercizio fisico) e a ritenzione idrica. Il tessuto adiposo si dispone caratteristicamente a livello addominale.

PELI E CUTE
Uno degli effetti più evidenti ed immediati della somministrazione di androgeni è la comparsa di peli su tutto il corpo, inclusa la comparsa della barba. La completa comparsa della barba può comunque richiedere tempi più lunghi, fino a 4-5 anni. Inoltre, non in tutte le persone la crescita dei peli e della barba è uguale e, in alcuni casi, la barba può non comparire affatto. Il grado di peluria presente nei fratelli è generalmente un buon indice dei risultati finali del processo di virilizzazione. I capelli rallentano la loro crescita e in alcuni soggetti può comparire la calvizie tipica maschile (tipicamente nella regione temporale). La cute diventa grassa e può comparire acne.
Cambiano gli odori del corpo (pelle e urina) che diventano più "acri" e "metallici".

VOCE
La voce si modifica e diviene più bassa e profonda.

ATTIVITA' SESSUALE, EMOZIONI ED ATTIVITA' CEREBRALE
La maggior parte delle persone in trattamento con androgeni riferisce un aumento della carica sessuale. A volte è possibile osservare variazioni dell'umore con aumento dell'aggressività e della irascibilità. Nei casi in cui questi effetti siano molto evidenti è bene chiedere allo specialista di aggiustare la dose ormonale. In generale le variazioni dell'umore sono meno frequenti rispetto a quelle osservate nei transessuali maschi trattati con estrogeni.



 

Gli ormoni maschili non fanno:

cambiare la forma e la misura della struttura ossea (i piedi e le mani non diventano più grandi, le dimensioni del bacino non si riducono), anche se possono modificarne la densità
crescere il Pomo d'Adamo


 


Alcune considerazioni generali sugli effetti degli ormoni

Quanto più lontano dalla pubertà inizia la terapia ormonale tanto meno è efficace, anche se non in modo lineare, per esempio i risultati sono più evidenti a 18 anni che a 28, ma i risultati non sono così diversi tra i 38 e 48 anni.
In seguito alla somministrazione di ormoni, la maggior parte dei cambiamenti a cui un organismo è predisposto geneticamente iniziano in un periodo che va dai 2 ai 4 mesi e diventano quasi subito irreversibili. Sebbene l'induzione delle caratteristiche maschili sia piuttosto rapida, il completamento del processo può richiedere periodi lunghi fino a 4 anni. Queste indicazioni sugli intervalli di tempo sono generalizzazioni basate su ciò che molte persone hanno riportato, e non rappresentano quindi indicazioni assolute in quanto ogni organismo risponde in modo differente. Le differenza nella risposta e quindi nei cambiamenti che si osservano dopo trattamento con ormoni sono prevalentemente dovuti a fattori genetici. La somministrazione di alte dosi di ormoni può indurre risultati più rapidi, ma non induce risultati migliori di quelli ottenuti con dosi basse e quindi più fisiologiche. Dosi ormonali massive sottopongono inoltre l'organismo ed in particolare alcuni organi come il fegato ed il rene ad un superlavoro che nel tempo può portare ad un'alterazione o riduzione del funzionamento degli stessi. In questi casi sarà necessario sospendere la somministrazione di ormoni con la conseguente regressione di una buona parte delle modificazioni ottenute sino a quel momento.
Il processo di virilizzazione indotto dalla somministrazione di androgeni è soddisfacente per la quasi totalità degli individui.




Quali sono i rischi potenziali della terapia con androgeni ?

Fra i principali rischi legati alla assunzione di androgeni, ricordiamo:
ipertensione arteriosa ed aumento del rischio cardiovascolare la somministrazione di androgeni determina una riduzione del colesterolo HDL ed aumento del colesterolo LDL (dislipidemia). Si può assistere ad un aumento della pressione arteriosa dovuto all'aumento di peso. Tutti questi fattori - obesità, ipertensione arteriosa e dislipidemia - costituiscono importanti fattori di rischio per la malattia cardiovascolare.
Insufficienza epatica, riduzione delle funzioni del fegato che possono manifestarsi con alterazioni della digestione, bocca amara, etc.
uretriti emorragiche

E' importante sottolineare che se la terapia ormonale viene eseguita correttamente - dosaggi fisiologici, controlli periodici - questi rischi si riducono notevolmente.
E' utile quindi sottolineare nuovamente la necessità che questo trattamento sia eseguito seguendo i consigli di uno specialista evitando la auto-somministrazione.



Quali formulazioni di androgeni sono disponibili in Italia ?
Quali sono i vantaggi e gli svantaggi di ogni formulazione ?

INIEZIONE INTRAMUSCOLARE
POSSIBILI VANTAGGI: In linea generale la somministrazione intramuscolare provoca minore stress per il fegato rispetto alla somministrazione orale. Le formulazioni iniettabili sono generalmente poco costose
POSSIBILI SVANTAGGI: Dolore e leggero rischio di infezione.

MEMBRANA TRANSDERMICA (CEROTTO)
POSSIBILI VANTAGGI: In linea generale la somministrazione trasdermica provoca minore stress per il fegato rispetto alla somministrazione orale.
POSSIBILI SVANTAGGI: Può essere necessaria l'applicazione simultanea di più cerotti nel periodo pre-operatorio. Il livello ormonale è costante se i cerotti vengono applicati in date prestabilite. Scomodo perché i cerotti possono cadere e perdersi soprattutto in estate e in caso di attività fisica in cui si suda. Possono essere irritanti per la pelle. Costosi.

ORALE
POSSIBILI VANTAGGI: Può essere considerata una via di somministrazione comoda, soprattutto per coloro a cui non piacciono le iniezioni.
POSSIBILI SVANTAGGI: Esiste una grossa variabilità tra gli individui e nello stesso individuo fra le diverse assunzioni per quanto riguarda l'assorbimento delle preparazioni orali che devono pertanto essere assunte più volte al giorno per mantenere concentrazioni di androgeni entro i valori fisiologici maschili.




A quale dosaggio bisogna somministrare l’androgeno? 

Come si può intuire da quanto detto sino ad ora, non esiste un dosaggio a cui deve essere somministrato l'androgeno, data la grande variabilità degli effetti fra i vari soggetti. Anche le diverse formulazioni richiedono dosaggi differenti.

 


E’ necessario aggiungere il progestinico?  

Il progestinico viene somministrato insieme all'androgeno solo nei casi in cui persista il sanguinamento mestruale.



E’ necessario continuare il trattamento ormonale dopo l’intervento chirurgico ? 


Dopo la rimozione delle gonadi (sia testicoli che ovaie) il corpo rimane senza quella che è la sorgente principale di ormoni sessuali (estradiolo e testosterone), entrando nella fase di andropausa/menopausa. Viste le importanti funzioni fisiologiche che vengono svolte da questi ormoni è chiaro che, soprattutto se l'intervento di rimozione delle gonadi viene eseguito in età giovanile, è assolutamente sconsigliato rimanere per molti anni senza questi ormoni. Pertanto è necessario continuare la assunzione di ormoni anche dopo l'intervento chirurgico. Il trattamento ormonale sarà in questo periodo differente dal periodo pre-operatorio in quanto non devono più venire antagonizzati gli estrogeni prodotti dalle ovaie. Quindi la dose del testosterone verrà abbassata anche perché a questo punto generalmente lo sviluppo delle caratteristiche del sesso desiderato è completato e vanno solo mantenute.